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Come funzionano la dogana e i dazi doganali

Nel nostro mondo globalizzato e interconnesso, le spedizioni internazionali sono ormai diventate la norma. Tuttavia, può capitare che i tempi di spedizione si allunghino eccessivamente, spesso a causa di blocchi alla frontiere doganali.

Se, infatti, può risultare molto semplice fare acquisti online, numerosi paesi sono molto attenti alle merci che entrano all’interno dei confini nazionali, principalmente per questioni di sicurezza.

Per la spedizione di merci e pacchi provenienti dall’estero, o viceversa, è infatti necessario entrare in contatto con la dogana, un ente che esercita le funzioni di controllo e di monitoraggio e coordinamento di spedizioni in entrata in uscita. 

Ma perché la dogana è così importante? Quale attività svolgono gli uffici della dogana e quali funzioni assolvono? Vediamolo insieme.

Dogana: che cos’è

Quando parliamo di dogana si fa riferimento a un ente statale a cui è demandato il controllo delle merci sia in importazione che in esportazione e che è abilitato alla riscossione di Iva e Dazi doganali. È controllata dal governo del paese di riferimento e, di conseguenza, applica le leggi e le regolamentazione stabilite dal paese stesso. 

Una dogana, dunque, serve innanzitutto per regolamentare l’ingresso di prodotti soggetti a restrizioni, per aumentare le entrate statali e per contrastare il contrabbando lesivo del mercato nazionale e internazionale. 

Per questo motivo, è possibile che una merce venga fermata e introdotta nel cosiddetto deposito doganale. Esistono due tipi di deposito doganale:

  1. Magazzino di Temporanea Custodia: in questo caso la merce può sostare per un massimo di 20 giorni; alla fine di questo periodo di tempo, viene deciso che cosa fare della merce (importazione, transito, ritorno al mittente, ecc);
  2. Deposito doganale: nel vero e proprio deposito doganale, la merce può sostare fino a 2 anni, al cui termine viene deciso come agire (vedi Magazzino di Temporanea Custodia).

Che cos’è il Codice Doganale dell’Unione?

Il Codice Doganale dell’Unione (CDU) regolamenta ogni aspetto delle operazioni doganali all’interno dell’Unione Europea

In vigore dal 1° maggio 2016, questo codice elenca i principi su cui si fonda la legge doganale comunitaria: prima del CDU, infatti, ogni stato aveva una propria legge doganale; parti di queste legislazioni locali sono ancora oggi in vigore per regolamente situazioni locali non in contrasto con la legge comunitaria. 

Gli obiettivi del Codice Doganale dell’Unione sono:

  • Offrire sicurezza e uniformità giuridica alle imprese;
  • Avere maggiore chiarezza e trasparenze per i funzionari doganali europei;
  • Semplificare le norme e le procedure doganali;
  • Favorire il passaggio della dogana verso un ambiente privo di supporti cartacei e interamente elettronico.

Che cosa sono i dazi doganali 

I dazi doganali sono imposte previste per legge per importare o esportare merci da e verso i Paesi extracomunitari. Servono a regolare il mercato e la circolazione delle merci nei territori di uno Stato.  

L’esatto ammontare dei dazi doganali è calcolabile da tutti poiché si basano su di un tariffario condiviso e ben specifico chiamato TARIC ovvero Tariffario Comunitario Integrato. In questo tariffario le tasse doganali che devono essere pagate vengono elencati in percentuale; esistono 3 diversi metodi per calcolare i dazi doganali:

  1. Sul valore della merce trasportata al netto o al lordo delle spese di trasporto;
  2. Sulla quantità di merce trasportata espressa in una precisa unità di misura
  3. Sommando il primo metodo al secondo.

Nel TARIC la merce è classificata per codici che permettono di identificarne la natura e le caratteristiche da cui dipende il calcolo dei dazi doganali. Ad ogni codice, infatti, corrispondono determinati obblighi e costi. Che cosa succede se si sbaglia codice? Ciò comporta un’errata associazione tra categoria merceologica e merce trasportata che può portare a sanzioni amministrative o al vero e proprio blocco della merce.

I dazi doganali si possono visionare in modo autonomo riferendosi ai valori riportati sul sito ufficiale doganale di Stato.

Altre spese di sdoganamento, tasse e trasporti

Se da un alto l’unione doganale europea ha creato un’area commerciale al cui interno è possibile far circolare le merci liberamente, senza dazi o tariffe aggiuntive, dall’altro lato – con il crescere degli acquisti online – sono sempre più i controlli le importazioni e le esportazioni da paesi terzi. 

Ciò significa che, quando una merce entra nell’Unione Europea da paesi extra UE, vengono applicati costi aggiuntivi. Oltre ai dazi doganali, bisogna tenere conto dell’Iva al 21% sul valore doganale (comprensivo quindi delle spese di trasporto e dell’eventuale dazio)

Generalmente le spese di trasporto delegate al corriere privato vengono assolte durante il pagamento avvenuto al venditore estero; se così non fosse dovranno però essere elargite a chi consegna la merce direttamente in contanti. Qualora non vi fosse la disponibilità di contante, chi riceve la merce non deve preoccuparsi poiché potrà ritirare, nei giorni seguenti, in maniera autonoma la propria spedizione saldando quanto dovuto direttamente in sede e in maniera contestuale al ritiro.

In conclusione, la dogana è l’ufficio preposto al controllo dell’import-export di un Paese e serve a prevenire contraffazioni, l’entrata nel territorio dello Stato di materiale nocivo o senza il dovuto pagamento delle tasse doganali. Abbiamo visto come sia facile calcolare le spese doganali quali i dazi e l’iva semplicemente applicando delle piccole formule di facile utilizzo e visitando il sito doganale italiano. 

Contattaci se vuoi ricevere ulteriori informazioni o se hai dubbi riguardo il funzionamento della dogana. Il nostro servizio clienti è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. 

La redazione di Porto Franco Italia

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