spedizione pacchi internazionale

Spedizione pacchi internazionale: come funziona l’aliquota IVA

Quando si parla di spedizione pacchi internazionale, soprattutto in ambito commerciale, una delle domande più frequenti riguarda l’applicazione dell’IVA. Le regole fiscali variano notevolmente tra spedizioni all’interno dell’Unione Europea e quelle verso Paesi extra-UE, e conoscere in anticipo come funziona l’aliquota IVA può aiutare le aziende a evitare costi imprevisti, ritardi doganali e complicazioni burocratiche.

IVA e spedizioni internazionali: una panoramica

L’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) è un’imposta indiretta che viene applicata sulla vendita di beni e servizi. Tuttavia, nel caso delle spedizioni internazionali, il regime IVA può variare in base a diversi fattori:

  • Destinazione del pacco: se si tratta di un Paese UE o extra-UE
  • Tipologia del destinatario: privato o azienda
  • Regime fiscale del mittente: ad esempio, se è soggetto a IVA o in regime forfettario
  • Tipo di merce e valore dichiarato

Questi elementi influenzano direttamente la possibilità di applicare o meno l’IVA sulla fattura e il trattamento doganale della spedizione.

Spedizioni verso Paesi dell’Unione Europea

Per le spedizioni intra-UE, l’aliquota IVA dipende soprattutto dalla natura del destinatario.

  • Destinatario privato (B2C): se il mittente è un’azienda italiana che spedisce un pacco a un privato in un altro Paese dell’Unione Europea, è generalmente tenuto ad applicare l’IVA italiana sulla fattura. Tuttavia, a partire dal luglio 2021 è stato introdotto il sistema OSS (One Stop Shop), che consente di dichiarare e versare l’IVA estera tramite un portale unico, se si superano determinati volumi di vendite a distanza.
  • Destinatario aziendale (B2B): in questo caso, se entrambe le aziende sono registrate ai fini IVA e forniscono un numero di partita IVA valido, l’operazione può essere considerata una “cessione intracomunitaria”. Ciò significa che il venditore non applica l’IVA sulla fattura, e sarà il cliente a versare l’imposta nel proprio Paese con il meccanismo del “reverse charge”.

Importante: affinché l’operazione sia esente da IVA, il venditore deve verificare la validità della partita IVA del cliente sul portale VIES (VAT Information Exchange System) e conservare prova della spedizione (documenti di trasporto, ricevute, DDT, ecc.).

Spedizioni verso Paesi extra-UE

Quando si invia un pacco verso un Paese al di fuori dell’Unione Europea, la spedizione viene considerata un’esportazione. In questi casi, la regola generale è che la vendita è esente da IVA in Italia.

Tuttavia, questa esenzione non è automatica: il mittente deve essere in grado di dimostrare che la merce è effettivamente uscita dal territorio comunitario. Le prove accettate includono il documento doganale di esportazione (MRN), la dichiarazione doganale elettronica, oppure la prova di consegna da parte del corriere.

Attenzione: se non viene fornita adeguata documentazione, l’Agenzia delle Entrate può considerare l’operazione come una normale cessione interna, con conseguente obbligo di applicare l’IVA.

IVA all’importazione e dazi doganali

Dal punto di vista del destinatario, ricevere un pacco dall’estero può comportare il pagamento dell’IVA all’importazione, oltre ad eventuali dazi doganali. Questo vale sia per i privati sia per le aziende, e le aliquote dipendono dal tipo di merce, dal valore e dalle norme doganali del Paese ricevente.

Per esempio, un cliente negli Stati Uniti potrebbe dover pagare dazi doganali e imposte locali sulla base del valore commerciale dichiarato e della categoria doganale della merce.

In molti casi, i corrieri espressi internazionali si occupano direttamente delle formalità doganali e anticipano il pagamento delle imposte, addebitandole poi al destinatario con una commissione per la gestione.

Cosa indicare nella documentazione

Per una corretta gestione fiscale della spedizione pacchi internazionale, è essenziale:

  • Includere una fattura commerciale chiara, con descrizione dettagliata dei beni, valore, peso e codice doganale (HS code)
  • Indicare se si tratta di una cessione intracomunitaria o esportazione
  • Specificare la partita IVA del destinatario (se applicabile)
  • Conservare prova dell’invio e della ricezione della merce

Nel caso di spedizioni occasionali o a titolo gratuito, si può emettere una fattura proforma o una dichiarazione doganale accompagnatoria, ma è comunque importante valutare le implicazioni IVA caso per caso.

La gestione dell’IVA nelle spedizioni internazionali è un aspetto delicato che può incidere in modo significativo su costi, tempi di consegna e correttezza fiscale dell’operazione. Conoscere la normativa applicabile e preparare con attenzione la documentazione permette alle aziende di operare in modo trasparente ed efficiente, evitando sanzioni e incomprensioni con clienti e autorità doganali.Per spedizioni frequenti o con merci particolari, è consigliabile consultare il proprio commercialista o un doganalista per impostare correttamente la procedura e scegliere il regime fiscale più adatto.

La redazione di Porto Franco Italia

spedizione di pallet in Italia e nel mondo. Le nostre guide su come spedire online ti aiuteranno a spedire in sicurezza e con consapevolezza. Per qualsiasi dubbio o domanda saremo felici di risponderti ai seguenti contatti: info@portofrancoitalia.it
oppure al telefono: +39 0377 1961 777