Gli errori di picking di magazzino possono costare davvero caro all’azienda. Questo perché rappresentano grandi grattacapi al momento di fare l’inventario – a causa delle molteplici incongruenze che si presenterebbero a fine ciclo – e un costo in termini di produttività.
Soprattutto se possiedi un’attività e-commerce che vende articoli online, anche un piccolo errore di picking può comportare grandi danni all’immagine. Ad esempio un cliente che riceve un prodotto sbagliato, con colori o dimensioni diverse da quelle richieste, oppure che semplicemente riceve in ritardo il suo articolo, è un cliente insoddisfatto. Ridurre gli errori è indispensabile!
Invece, nell’ambito della produzione bastano dei piccoli sbagli per rallentare interi processi logistici.
Ecco perché abbiamo deciso di elaborare una piccola guida contenente 5 errori di picking da evitare assolutamente!
Continua a leggere per saperne di più!
Picking magazzino: cos’è
Con il termine picking di magazzino si vuole indicare l’attività di prelievo, smistamento e ripartizione di materiale da un’unità di carico ad altre. Questa attività viene elaborata ad ogni raggruppamento di materiali per elaborarli e successivamente spedirli.
In generale, il picking può essere svolto in due modi diversi:
- Automatizzato: dove il personale preleva il materiale che si sposta in modo meccanico in un magazzino automatizzato;
- Manuale: tutti i materiali hanno un peso specifico, un operatore si muove all’interno del magazzino e l’inventario delle unità di prodotto è realizzato manualmente.
Qualsiasi sia la modalità scelta, è l’operatore a spostarsi all’interno del magazzino in direzione delle merci. Proprio per questo una tale attività presenta dei costi a volte molto elevati, che però possono essere ridotti ripensando le logiche inerenti le marginalità dei costi.
In conclusione, il picking altro non è che l’attività che precede lo stoccaggio, l’imballaggio, la conservazione e infine la distribuzione.
Come gestire le operazioni di picking
Oltre a dover elaborare un’idonea organizzazione sulla base della struttura stessa del magazzino, il picking può essere anche organizzato, ripensato e migliorato in modi diversi:
- Includendo nella propria strategia l’uso di strutture e tool che consentono di rendere più scorrevole e dinamica l’attività logistica;
- Ridistribuendo la merce nel magazzino al fine di risolvere problematiche inerenti lo spostamento degli operatori;
- Adottando strategie diverse, come ad esempio il prelievo massivo di più merci da destinare a diversi ordini combinati insieme – il cosiddetto wave picking – oppure ripensando le traiettorie di spostamento della merce verso l’operatore;
- Installando un software di magazzino che consenta di ottimizzare le distanze, il percorso degli operatori ed movimenti effettuati.
Picking magazzino: 5 errori da evitare
Dopo aver realizzato una piccola panoramica su cosa sia il picking di magazzino, ci soffermiamo su quali sono i 5 errori da evitare all’interno dell’azienda.
Scambio di articoli
Spesso lo scambio di articoli deriva da un errore che riguarda la localizzazione di un processo o di un prodotto che porta gli addetti al picking a memorizzare ed assimilare determinati codici, portandoli al prelievo di prodotti sbagliati.
In questo senso, l’etichettatura e la segnaletica dei vani e dei corridoi è fondamentale perché consente di localizzare velocemente i colli e di realizzare un rapido controllo incrociato – SKU-scaffale.
Prelevare l’articolo sbagliato
Se un articolo è immagazzinato nel posto sbagliato, probabilmente l’addetto al picking può prelevare un codice SKU diverso.
Le conseguenze di questo errore non sono assolutamente da sottovalutare! Alla fine comporteranno un reclamo da parte del cliente, che sarà quindi insoddisfatto.
Distribuire gli articoli sugli scaffali in modo sbagliato
La probabilità che un operatore commetta un errore di prelievo tende a crescere con l’aumentare delle distanze da percorrere. Aree di magazzino collegate in modo poco efficace, perdite di tempo e percorsi di picking lunghi possono rendere difficile il prelievo di più unità di carico al fine della composizione dell’ordine.
A differenza di quello che si può pensare, questo problema è molto diffuso, ma si può risolvere rivedendo la configurazione dei sistemi di stoccaggio. Nel caso in cui il problema fosse più complesso del previsto, è anche possibile intervenire direttamente sul layout di magazzino.
Mischiare articoli destinati a ordini diversi
Un operatore può anche realizzare più prelievi nello stesso momento. Questa tecnica sicuramente consente di guadagnare velocità, ma non è esente da rischi. Una piccola distrazione potrebbe infatti provocare un errore in fase di confezionamento o in fase di approntamento.
Per evitare questo errore è fondamentale passare ogni articolo allo scanner prima di impacchettarlo. Con il lettore di codici a barre si realizza un vero e proprio check istantaneo, assicurando che tutto sia in ordine prima di procedere all’invio dell’articolo.
Picking di quantità sbagliate
A volte gli operatori prelevano gli articoli in quantità minori o maggiori rispetto a quanto viene indicato nell’ordine. Nei magazzini di grandi dimensioni, questa probabilità tende a ridursi ricorrendo alle tecnologie a radiofrequenza, come ad esempio i sistemi RFID o lo scanner di codici che mantengono informato il personale che sta realizzando questa attività.
Ricorda: se a monte i prodotti sono stati etichettati in modo sbagliato, anche i terminali o gli scanner saranno inefficaci!
Picking magazzino: evitare le spese extra
All’interno del magazzino, il costo del picking rappresenta oltre il 50% dei costi totali per un’azienda. Ecco perché il sommarsi di un semplice mis-pick comporterebbe ulteriori spese extra – quali ripetizione dell’intera sequenza di operazioni, costi amministrativi, resi.
Anche se esistono molti elementi che possono provocare errori durante la preparazione degli ordini, è buona prassi identificarli al fine non soltanto di migliorare i processi di picking, ma soprattutto per evitare che assumano i connotati di problemi endemici.
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