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Interscambio pallet: normativa vigente 

L’interscambio pallet è un sistema logistico che riveste grande importanza nel settore della movimentazione delle merci e consiste nella pratica di condividere e scambiare pallet tra diverse aziende lungo la catena di approvvigionamento.

Nell’ambito dell’interscambio pallet, è essenziale comprendere le normative e le procedure che regolano questo processo al fine di garantire una gestione ottimale e conforme alle disposizioni vigenti.

Interscambio pallet: che cos’è

L‘interscambio dei pallet, noto anche come “pallet pooling” o “pallet sharing”, è un sistema logistico in cui i pallet vengono utilizzati e scambiati tra più aziende o partner lungo la catena di approvvigionamento. In questo sistema, i pallet non sono di proprietà esclusiva di una singola azienda, ma vengono condivisi e riutilizzati da più attori nel processo di trasporto e distribuzione delle merci.

Le aziende che partecipano all’interscambio pallet possono affittare o condividere pallet con altre aziende anziché acquistarli e gestirli autonomamente. Questo sistema offre diversi vantaggi, tra cui una maggiore flessibilità, riduzione dei costi di investimento in pallet, ottimizzazione dello spazio di stoccaggio e riduzione dell’impatto ambientale attraverso il riutilizzo dei pallet.

Il funzionamento dell’interscambio pallet prevede che le aziende restituiscano i pallet ricevuti dopo aver completato la spedizione delle merci, consentendo così il loro riutilizzo da parte di altre aziende nella catena di approvvigionamento. Questo sistema richiede una gestione efficiente e una buona collaborazione tra i partecipanti per garantire che i pallet siano mantenuti in buone condizioni e che il flusso di scambio avvenga senza intoppi.

Interscambio pallet: tutti i vantaggi

L‘interscambio pallet offre diversi vantaggi sia per le singole aziende coinvolte che per l’intera catena di approvvigionamento. Ecco alcuni dei principali vantaggi:

  1. Riduzione dei costi: le aziende possono evitare i costi iniziali legati all’acquisto di pallet, nonché i costi di manutenzione e riparazione associati alla gestione di una flotta di pallet dedicata. Inoltre, eliminando la necessità di acquistare nuovi pallet quando necessario, le aziende possono risparmiare sui costi a lungo termine.
  2. Flessibilità: l’interscambio pallet consente alle aziende di adattarsi facilmente alle fluttuazioni della domanda senza dover acquistare o disporre di pallet aggiuntivi. Possono accedere a pallet extra quando necessario e restituirli quando non servono più, garantendo una maggiore flessibilità operativa.
  3. Ottimizzazione delle risorse: utilizzando un sistema di pallet condivisi, le risorse vengono ottimizzate in modo più efficiente. I pallet sono utilizzati in modo più completo e vengono ridotti gli sprechi legati alla sovrapproduzione o all’acquisto eccessivo di pallet.
  4. Riduzione dell’impatto ambientale: l’interscambio pallet promuove il riutilizzo e il riciclo dei pallet, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale associato alla produzione e allo smaltimento dei pallet. Questo sistema favorisce la sostenibilità ambientale attraverso il recupero e il riuso delle risorse.
  5. Semplificazione della gestione: le aziende possono semplificare la gestione logistica e concentrarsi sul proprio core business senza doversi preoccupare della manutenzione e della gestione dei pallet. Eliminando la necessità di monitorare e mantenere una flotta di pallet, le aziende possono dedicare più risorse ad altre attività critiche.

Interscambio pallet: normativa vigente

È stata promulgata una rilevante legge per il settore logistico, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 117 del 20 maggio 2022, nota come legge n. 51 del medesimo giorno. Questa legge converte il decreto legge n. 21/2022 e contiene disposizioni riguardanti il sistema di interscambio di pallet e argomenti correlati.

Nel dettaglio, l’articolo 17 bis istituisce il sistema di interscambio di pallet, fornendo una panoramica delle sue finalità e definizioni, mentre l’articolo 17 ter disciplina il funzionamento del sistema stesso.

Secondo le nuove norme, il destinatario della merce trasportata su pallet è tenuto a restituire al proprietario o committente un numero di pallet equivalente a quelli ricevuti, con le stesse caratteristiche e qualità (o almeno equivalenti nello stato di conservazione). L’obbligo di restituzione ricade sul destinatario della merce, a meno che non sia presente una lettera di manleva redatta dal proprietario o committente della merce e dei pallet. Si sottolinea che la manleva è una dichiarazione unilaterale con cui un soggetto (manlevante) si impegna a tenere indenne un altro soggetto (manlevato) da eventuali responsabilità derivanti dalle attività svolte. La tipologia di pallet da restituire è specificata nel documento di trasporto e non può essere modificata dal destinatario della merce.
Sono soggetti a questa normativa, i materiali di interscambio rientranti nella descrizione di cui all’art.17-bis della legge n.51 del 20/05/2022, ovvero i pallet (UNI EN ISO 445) definiti come: “piattaforma rigida orizzontale caratterizzata da un’altezza minima compatibile con la movimentazione, tramite carrelli transpallet o carrelli elevatori a forche e altre appropriate attrezzature di movimentazione, impiegata come supporto per la raccolta, l’immagazzinamento, la movimentazione e il trasporto di merci e di carichi. Essa può essere costruita o equipaggiata con struttura superiore”.

La redazione di Porto Franco Italia

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