Trasporto prodotti chimici: come funziona?

Se lavori nell’ambito del settore dei prodotti chimici e hai la necessità di organizzare una spedizione internazionale della tua merce, devi sapere che ci sono numerosi aspetti ed elementi da considerare e che non possono essere lasciati al caso.

Innanzitutto, la maggior parte dei prodotti chimici è considerata merce pericolosa. Questo in quanto la loro composizione chimica può costituire un rischio per la sicurezza e per la salute, poiché può arrecare danni all’ambiente, alle persone o al trasporto stesso.

Dopo aver fatto questa premessa, devi anche sapere che i prodotti chimici – in virtù della loro natura – hanno bisogno di una scrupolosa attenzione in ogni fase della spedizione: dal tipo di imballaggio alla preparazione documentale necessaria, fino alla scelta di mezzi di movimentazione adatta alle operazioni di carico e scarico. Tutte queste procedure devono essere svolte con la massima cura e sono indispensabili al fine di poter ridurre il rischio di incidenti nelle varie operazioni che vengono realizzate nella fase di spedizione della merce.

Ecco perché il trasporto di merci pericolose prevede delle regole molto dettagliate, elaborate sulla base del vettore scelto e del materiale trasportato. 

In questo articolo andiamo a vedere più da vicino come funziona il trasporto di prodotti chimici e le norme associate a ogni singola tipologia di trasporto – terrestre, marittimo, aereo. 

Continua a leggere per saperne di più!

Trasporto prodotti chimici via terra 

Il trasporto via terra delle merci pericolose viene disciplinato dal patto internazionale ADR – Accord Dangereuses Route -, entrato in vigore nel 1957 e aggiornato con frequenza biennale. Tale normativa si occupa della sicurezza del trasporto su strada delle merci pericolose, oltre a definire i limiti e le condizioni per il loro trasporto. È proprio nella disciplina individuata nell’ADR che troviamo indicazioni inerenti il trasporto prodotti chimici. 

 La regolamentazione si compone di due tipologie di disposizioni, che interessano:

  • classificazione sostanze pericolose;
  • equipaggiamento idoneo al trasporto.

I soggetti che vengono coinvolti in questo procedimento normativo, devono obbligatoriamente attenersi agli obblighi delineati nel documento. Tali soggetti sono: 

  • speditore;
  • trasportatore;
  • caricatore;
  • imballatore;
  • riempitore;
  • scaricatore. 

Le dotazioni dei mezzi e del conducente che vengono richieste da parte della normativa ADR nell’ambito del trasporto di merci pericolose può variare sulla base del peso dei prodotti e della categoria a cui appartengono.

Le violazioni a tale disciplina sono sanzionate con sanzione amministrative dall’art. 168 del Codice della Strada. Per alcune violazioni è prevista anche la decurtazione di 10 punti dalla patente del conducente e la sospensione della patente di guida, oltre al ritiro della carta di circolazione del veicolo per 2 mesi.

Le responsabilità possono anche essere di carattere penale nel momento in cui, dopo un incidente, le conseguenze determinate dall’incendio o sversamento di merci pericolose trasportate siano di elevata entità o abbiano provocato danni all’ambiente o alle persone. 

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Trasporto marittimo

Per quanto riguarda il trasporto prodotti chimici via mare, viene applicata la regolamentazione prevista dal Codice IMDG – International Maritime Dangerous Goods -, che viene aggiornato ogni due anni.

Rispetto al trasporto via terra, in questo caso le norme sono ancora più ricche di peculiarità e più stringenti. Riguardano principalmente: 

  • imballaggio;
  • etichettatura;
  • marcatura del container. 

Per realizzare un trasporto prodotti chimici via mare e destinati a porti internazionali o nazionali, è necessario compilare la Multimodal Dangerous Good. La Multimodal è una dichiarazione necessaria al fine del trasporto di merce pericolosa via mare – la cosiddetta IMO. Per compilare correttamente questa dichiarazione, è fondamentale indicare le seguenti informazioni:

  • Numero ONU e nome della merce – deve essere indicata la classe di rischio, la denominazione ufficiale di trasporto e l’eventuale gruppo di imballaggio;
  • Inquinante marino;
  • Nome chimico merce;
  • Quantità Limitata;
  • Punto di infiammabilità;
  • Numeri di emergenza;
  • Codici EmS – sono i codici che rappresentano le specifiche fasi da seguire in una eventuale situazione di emergenza; 
  • Numero di imballaggi;
  • Peso lordo e peso netto della merce;
  • Schede di sicurezza (MSDS).

È assolutamente fondamentale inserire tutti i dati con la massima attenzione, in quanto una compilazione errata o incompleta può comportare il blocco della merce in porto e l’applicazione di sanzioni amministrative.

Trasporto prodotti chimici: trasporto aereo

L’ultima tipologia di trasporto da analizzare è il trasporto aereo. Il trasporto di prodotti chimici via aria è regolamentato dalla IATA DGR – International Air Transportation Association’s Dangerous Goods Regulation. Tali norme si presentano come  ancor più rigorose e individuano tutti i requisiti e i dettagli di questa modalità di trasporto.

Per poter realizzare polizze di carico per merci pericolose, occorre disporre della certificazione IATA DGR. Questa certificazione attesta la competenza dell’operatore logistico nell’ambito della gestione di questa tipologia di carichi.

La IATA DGR viene perfezionata ogni anno, per includere nuove revisioni al regolamento. Tutte le informazioni aggiornate sono disponibili sul sito della IATA.

Adesso non ti resta che organizzare il tuo trasporto prodotti chimici in tutta sicurezza! 

La redazione di Porto Franco Italia

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